La pelle per scarpe è un materiale di fondamentale importanza nella realizzazione delle calzature. Essa viene utilizzata per creare diverse parti della scarpa, come la tomaia, la suola, la fodera e il soletto. Tuttavia, è importante comprendere che ogni parte della calzatura richiede tipologie di pelle con specifiche proprietà e caratteristiche. In questa guida di Expoleathers, il primo portale della pelle, vedremo quali sono le diverse tipologie di pelle utilizzate per la produzione di scarpe, le caratteristiche principali di ciascuna e come scegliere la pelle più adatta per ogni tipo di calzatura.
Riepilogo dei contenuti
Cos’è la pelle per scarpe e calzature
La pelle per scarpe è il materiale utilizzato per creare le varie parti della calzatura. Le due principali tipologie di pelle per calzature sono la pelle fiore e la pelle crosta.
La pelle fiore è il lato superiore e più nobile della pelle, mentre la pelle crosta è ottenuta dalla parte inferiore e offre un effetto scamosciato. Le parti della scarpa che vengono realizzate con la pelle includono la suola, il soletto, la fodera e la tomaia.
A differenza di altri prodotti di pelle come borse e divani, la pelle utilizzata per le scarpe è tesa su una forma di legno o plastica per creare la tomaia. Pertanto, la pelle deve avere uno spessore specifico per adattarsi correttamente alla forma. Il tipo di pelle scelto influisce anche sull’aspetto estetico delle scarpe.
Tipi di pelle per calzature
Esistono diversi tipi di pelle utilizzati nella produzione di scarpe:
Pelle bovina: la pelle bovina è una delle tipologie più comuni di pelle utilizzate per calzature. Essa è resistente e durevole, rendendola ideale per scarpe che richiedono una maggiore robustezza.
Pelle di maiale: la pelle di maiale è notevolmente morbida e flessibile, conferendo alle scarpe un comfort elevato. È spesso utilizzata per calzature più leggere e aderenti al piede.
Pelle esotica: la pelle esotica, proveniente da animali come serpenti, coccodrilli e pesci, è rinomata per la sua raffinatezza e unicità. Viene utilizzata per creare scarpe di lusso e di alta moda.
Pelle di pecora, agnello e capra: queste tipologie di pelle sono apprezzate per la loro morbidezza e calore, rendendole ideali per le fodere interne delle scarpe.
Pelle di canguro: la pelle di canguro è particolarmente leggera e resistente, ed è spesso impiegata per calzature sportive e da corsa.
Parti delle scarpe e il loro ruolo
Ogni parte della scarpa ha un ruolo specifico, e comprendere il nome e la funzione di ciascuna può essere utile per gli amanti delle calzature:
- Tomaia: la tomaia è la parte esterna e visibile della scarpa. Essa copre e protegge il piede, conferendo stile e design alla calzatura.
- Suola: la suola è la parte inferiore della scarpa che entra in contatto con il terreno. Essa fornisce trazione e protezione dalla superficie su cui si cammina.
- Fodera: la fodera è il rivestimento interno della scarpa. Essa contribuisce al comfort del piede e aiuta a mantenere la calzatura in posizione.
- Soletto: il soletto è la parte interna della scarpa su cui poggia il piede. Esso può fornire un supporto aggiuntivo e un’ammortizzazione extra.
Migliore pelle per calzature, qual è?
Indubbiamente, la scelta della pelle per calzature è un argomento che richiede una profonda comprensione e conoscenza delle varie tipologie di pelle disponibili. Spesso, si pensa alla pelle bovina come l’unico materiale adatto per le scarpe, ma va notato che esiste una vasta gamma di materiali, tra cui le pregiate pelli di rettile. Queste ultime, sebbene costose, presentano caratteristiche di durabilità e resistenza notevoli.
Nel contesto delle calzature, la pelle viene impiegata in varie parti, ognuna con il suo scopo ben preciso.
La suola, ad esempio, è la parte che entra in contatto con il terreno, e la scelta di un materiale resistente è cruciale per garantire la longevità delle scarpe.
La soletta, invece, rappresenta il punto di appoggio del piede, quindi è fondamentale selezionare una pelle morbida e confortevole.
Altro elemento importante è il rivestimento, che si trova tra il piede e la parte superiore della scarpa. La qualità di questa pelle incide sulla traspirabilità e sul comfort del piede. Il tallone, costituito da strati sovrapposti di pelle, svolge un ruolo chiave per stabilizzare il piede durante il cammino.
Infine, vi è la tomaia, che comprende tutte le altre parti della scarpa escluse le menzionate precedentemente. La tomaia offre una vasta gamma di possibilità creative per i designer, permettendo di creare modelli unici e affascinanti.
Da notare che, mentre la pelle è un materiale preferibile per le calzature, alcune varianti moderne possono includere suole di gomma o solette realizzate con materiali tecnologici avanzati. Tuttavia, è sempre consigliabile optare per scarpe fatte principalmente in pelle, con l’eccezione di situazioni in cui l’umidità e il freddo richiedono l’utilizzo di suole in gomma.
Insomma, la scelta della pelle per le calzature è una questione complessa che richiede una valutazione attenta dei materiali e delle caratteristiche desiderate. L’importante è selezionare con cura le scarpe che meglio si adattano alle proprie esigenze e al proprio stile di vita.
Ma approfondiamo meglio cosa sono tomaia, fodera e suola, con la nostra guida di Expoleathers, il portale della pelle!
Tomaia: cos’è
La tomaia è uno degli elementi fondamentali di una scarpa e gioca un ruolo determinante nel suo stile e nella sua estetica. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cos’è la tomaia, i materiali con cui viene prodotta e come influisce sulla tipologia di calzatura. Scopriremo come la tomaia può essere realizzata in diverse parti e come ciò contribuisce a creare modelli di scarpe unici. Inoltre, approfondiremo il ruolo della fodera e della suola, esplorando i vantaggi del cuoio per quest’ultima. Ma prima di entrare nei dettagli, diamo un’occhiata al significato della parola “tomaia.”
La tomaia è la parte che copre il piede, quindi è la parte superiore della calzatura. Essa può essere realizzata con una varietà di materiali, tra cui pelle, cuoio, , eco-pelle, tessuto, plastica e fibre riciclate da scarti alimentari. La tomaia può essere tagliata in un unico pezzo o essere composta da diverse parti, come la punta e la mascherina.
Quest’ultima, a sua volta, può avere o meno una linguetta, a seconda del modello di scarpa. Qualunque sia la composizione, la tomaia è fissata alla suola tramite chiodini o particolari colle per scarpe.
La tomaia e lo stile della scarpa
La tomaia è ciò che definisce i diversi modelli di calzature. Se si presenta sottoforma di listarelle, siamo di fronte a dei sandali, mentre se è tutta chiusa con la presenza di lacci può trattarsi di oxford, derby o sneaker. Se la parte anteriore è aperta, siamo di fronte a un modello décolleté, mentre se la parte posteriore è aperta, parliamo di sabot o modello Chanel. La tomaia, oltre al dettaglio del tacco, è ciò che determina l’appeal estetico della scarpa. Essa può essere arricchita con dettagli, accessori e motivi classici o originali, può essere colorata e realizzata con materiali diversi, come pelli pregiate o fibre riciclate.
Fodera scarpe: cos’è
La fodera, o imbottitura, è la parte interna della scarpa, ovvero quella che sta a contatto con il piede. Essa è composta da materiali che migliorano la traspirabilità (per le scarpe estive) o trattengono il calore (per le scarpe invernali). La qualità della fodera è cruciale per garantire la comodità e il benessere del piede durante l’uso delle scarpe.
Per la fodera delle scarpe, vengono utilizzati vari tipi di materiali sintetici o microfibra, che assorbono il sudore e trattengono le sostanze maleodoranti, accumulandole. Così, dopo un po’ di tempo di utilizzo delle scarpe (specialmente quelle sportive), diventa difficile sopportarne la vicinanza a causa del cattivo odore che emanano. Quasi tutte le pelli vengono trattate con il bicromato di potassio, specialmente le pelli di maiale, che spesso vengono utilizzate come fodera, poiché hanno un prezzo parecchio inferiore rispetto a quelle bovine (qui in Italia non conciamo pelli di maiale, perché arrivano tutte dall’estremo oriente, dove, per tradizione, mangiano carne di maiale dopo averlo scuoiato, mentre da noi non lo facciamo).
Progettare una scarpa di qualità che non danneggi il piede e nemmeno l’ambiente, è un valore fondamentale per la filosofia di Expoleathers. Ogni giorno, gli Operatori del Settore dedicano molto tempo ed enormi sforzi per combinare in modo responsabile tutti gli elementi che determinano il prezzo finale della scarpa, allo scopo di offrire sul mercato scarpe praticamente introvabili a un prezzo onesto, accessibile e con una catena di distribuzione breve.
Cos’è la suola
La suola è la parte della scarpa che tocca il terreno e ha la funzione di isolare le scarpe dal suolo e fornire forte stabilità e un buon “grip”. Esistono diverse tipologie di suole, ciascuna adatta a un particolare tipo di superficie. Tra i vari materiali utilizzati per realizzare la suola, il cuoio spicca per la sua resistenza e durabilità. Il cuoio è spesso utilizzato per le suole di stivali e scarpe di alta qualità. Esso è ottenuto dalla pelle animale, sottoposta a un processo di concia per renderla imputrescibile e igienica. Le scarpe con suole in cuoio favoriscono la traspirazione e aiutano a prevenire il ristagno di umidità all’interno della calzatura, contribuendo alla salute del piede.
Pelle per scarpe di qualità: come riconoscerla
La qualità della pelle utilizzata per realizzare una determinata linea di calzature risulta strettamente correlata alla scelta del tipo di pelle acquistata. La pelle presente sulle scarpe può variare dal pieno fiore allo scamosciato, e talvolta può essere sottoposta a processi di sabbiatura, abrasione o pigmentazione per correggere eventuali imperfezioni sul lato fiore.
Ogni dettaglio è cruciale per garantire l’elevata qualità delle calzature, in cui la materia prima svolge un ruolo fondamentale.
Si distingue una doppia categorizzazione per la valutazione della pelle utilizzata. Si considera innanzitutto la qualità generale della pelle, inclusa la presenza di cicatrici, macchie e altre caratteristiche. Viene poi analizzata la sezione di pelle dalla quale è stata tagliata, che può provenire da diverse parti del corpo, come schiena, pancia o spalle, ognuna con le sue peculiarità.
Un sistema di classificazione basato su quattro gradi consente di valutare la qualità della pelle, il grado 1 rappresenta la migliore qualità, mentre il grado 4 risulta il livello inferiore. Tuttavia, è importante sottolineare che, a volte, si può osservare una sovrapposizione tra diverse classificazioni. Ad esempio, una pelle di grado 1 potrebbe presentare caratteristiche tipiche di una pelle di grado 4 sulla parte del fianco, rendendo il processo di selezione e valutazione particolarmente delicato ed esigente.
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